Autore: Dott. Piergiorgio Frasca
Categoria: Formazione e sicurezza
La normativa vigente sulla sicurezza e la salute sul lavoro considera l’informazione e la formazione due elementi basilari per la costruzione di un efficace sistema aziendale di prevenzione degli infortuni. A questo proposito è utile ricordare che l’articolo 36 del D.Lgs.81/08 impone al datore di lavoro di fornire a ciascun lavoratore una adeguata informazione sui rischi delle mansioni e delle attività e che l’art. 37 gli impone di fornire a ciascun lavoratore una formazione sufficiente ed adeguata in materia di salute e sicurezza. Per essere realizzate le due attività presentano aspetti di complessità diversi e richiedono modalità di esecuzione e di organizzazione differenti. L’informazione non richiede necessariamente di venire erogata mediante riunioni, né necessita di venire erogata in particolari luoghi ed in sessioni programmate nei contenuti, nelle tempistiche di svolgimento e quant’altro. Non è così per la formazione che, al contrario, necessita di venire erogata con metodologie didattiche
proprie e adatte ad una popolazione adulta; la formazione alla sicurezza richiede inoltre la definizione di un percorso formativo adeguato agli obiettivi che si vogliono ottenere e differenziato a seconda che lo scopo sia il “sapere”, ossia la conoscenza teorica, vale a dire il quadro di riferimento in cui inserire il proprio operare; il “saper fare” , ossia l’acquisizione di competenze operative specifiche dell’attività da svolgere; il “saper essere”, ossia l’acquisizione di competenze trasversali utilizzate in più ambiti (comunicare, lavorare in gruppo, interpretare il proprio ruolo, sapere riconoscere e contestualizzare scenari e contesti lavorativi rischiosi, ecc.). Il “saper essere” riguarda in particolare la capacità di integrarsi e di relazionarsi con gli altri, nonché la capacità di sapersi adattare alla realtà. La formazione richiede inoltre di essere erogata in un “luogo” adatto all’apprendimento, si tratti di un’aula o di un posto di lavoro attrezzato per lo scopo. Infine, in genere, la formazione necessita di venire pianificata e programmata e di essere effettuata in gruppo e, quindi, in presenza: in particolare quella avente come obiettivo il “saper essere”.
Il sopraggiungere della pandemia dovuta al Covid-19 ha comportato la necessità di evitare le situazioni che possono favorire il contagio ed in particolare le attività che richiedono una vicinanza tra le persone. Tra queste attività rientra la formazione in presenza. Allo scopo di contenere il rischio di contagio il Governo ha emanato vari DPCM contenenti le misure per contrastarlo, tra cui la sospensione delle attività formative in presenza, compresa la formazione alla sicurezza, almeno fino a quando fosse cessata la situazione di emergenza, con il suggerimento di sostituirla con la formazione a distanza.
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